Di recente la mia famiglia ha acquistato un appartamento in una casa di nuova costruzione e in base a quanto pattuito con l’impresa costruttrice abbiamo accettato sia il Regolamento di condominio che l’amministratore scelto dalla società venditrice. L’amministratore nel corso della prima assemblea ci ha comunicato di aver aperto un conto corrente intestato al nuovo condominio e sembrerebbe che detto conto costa oltre 500 euro all’anno. Possiamo deliberare all’unanimità di chiudere questo conto corrente e utilizzare ad esempio quello di un condomino? L’amministratore ci dice che ciò non solo non è possibile ma vietato dalla legge.
Quanto riferitovi dall’amministratore corrisponde assolutamente al vero. La normativa entrata in vigore nel 2103 prevede specificatamente l’obbligo dell’amministratore di condominio per l’apertura di un conto corrente intestato al condominio sui cui deve far transitare tutte le somme incassate dai condomini e tutti i pagamenti ai fornitori ed enti erogatori dei servizi.
L’amministratore non può sottrarsi a tale obbligo e nulla può deliberare diversamente l’assemblea trattandosi di norma INDEROGABILE.
Anche se l’assemblea decidesse di non volere un conto corrente l’amministratore DEVE ugualmente aprirlo ed i condomini non possono sottrarsi a partecipare alle spese di detto conto. Avere un conto corrente del condominio è tutelante per tutti i condomini che possono tramite l’amministratore accedere a tutte le informazioni relative a detto rapporto bancario controllando quindi la correttezza dei versamenti e dei pagamenti.
Se vi dotate di un sito WEB e chiedete all’amministratore di pubblicare i movimenti bancari e gli estratti conto potrete controllare in tempo reale la corretta gestione delle somme versate.
Vi consigliamo di invitare l’amministratore a chiedere ad altri istituti bancari condizioni più favorevoli in quanto esistono conti correnti convenzionati che costano meno di 200 euro all’anno. Potete anche leggere altra nostra risposta a quesito simile al vostro.
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